NON APRITE IL DOSSIER TITOLI
(o almeno non fatelo troppo spesso)

Il motivo di questo titolo è molto semplice. Alcuni studi dimostrano che:

  1.  guardare la performance troppo spesso può produrre più ansia che piacere;
  2.  guardare la performance troppo spesso può spingere a fare la cosa sbagliata al momento sbagliato.

Esaminiamo queste due affermazioni in dettaglio.

1 – Più ansia che piacere.

Per spiegare questo concetto prendiamo spunto dal trader-scrittore Nassim Nicholas Taleb, famoso per aver coniato il termine “cigno nero”, espressione che identifica gli eventi rari ma non impossibili che possono accadere nei mercati finanziari. Nel suo libro “Fooled by Randomness”1 egli fornisce l’esempio di un portafoglio ideale costruito per avere un rendimento atteso del 15% annuo con una volatilità di +/- 10%. Come spesso si usa nei modelli matematico-finanziari egli ipotizza che la distribuzione probabilistica dei rendimenti futuri sia una distribuzione normale o gaussiana 2.

Un portafoglio del genere ha una probabilità del 93% di avere un rendimento positivo alla scadenza di ciascun anno futuro. Ma se riduciamo l’orizzonte temporale, lo stesso portafoglio ha una probabilità del 50,02% di avere un rendimento positivo per ciascun arco temporale di un secondo futuro. La tabella seguente dimostra per ciascun arco temporale la probabilità di osservare un rendimento positivo.

Guardare il portafoglio con troppa frequenza non fornisce alcuna informazione: la probabilità di guadagno e di perdita sono entrambe attorno al 50%. Ma siccome è dimostrato che una perdita fornisce molto più dispiacere di un guadagno di pari entità allora guardare troppo spesso l’andamento dei propri investimenti fornisce più ansia che piacere. Secondo il portafoglio modello sopra costruito, l’investitore che guarda il portafoglio solo una volta l’anno è quasi sicuro di vedere un risultato positivo evitando i dispiaceri derivanti dalle perdite di breve periodo.

2 – La cosa sbagliata al momento sbagliato.

La conseguenza di quanto appena illustrato può spingere l’investitore a fare la cosa sbagliata al momento sbagliato, tipicamente vendere quando il valore dei propri investimenti è sceso e comprare dopo che gli stessi sono già saliti o, peggio ancora, in piena euforia quando comprano tutti quanti. La finanza comportamentale studia i motivi per i quali siamo spinti ad agire in questo modo controproducente. Una delle ragioni principali è il conformismo: vendiamo quando tutti vendono e compriamo quando tutti comprano perché ci sentiamo confortati dall’aderire al comportamento degli altri. I risultati però non sono buoni ed il grafico 3 riportato qui sotto lo testimonia (perdonate lo slang della scritta in rosso 4:

Il grafico mostra il rendimento ottenuto dall’investitore medio negli USA nel ventennio 1993 – 2013 paragonato a quello di numerose altre attività. Decisamente deludente. Il motivo è quello  descritto sopra: l’emotività fa comprare alto e vendere basso (buy high and sell low) con una frequenza non necessaria.

La società di gestione del risparmio americana Fidelity anni fa ha condotto uno studio5 sul rendimento dei portafogli dei propri clienti. Ebbene, ha scoperto che i portafogli più redditizi sono quelli che non vengono movimentati e che perciò hanno evitato gli errori causati dall’emotività.

Il 2016 è stato un anno che ha visto molti eventi negativi: gennaio è iniziato con la svalutazione dello yuan cinese ed il crollo delle borse mondiali (in primis quelle emergenti); a giugno c’è stata la Brexit e poi a fine anno le elezioni USA ed il referendum costituzionale italiano; durante tutto l’anno abbiamo vissuto la crisi del sistema bancario italiano causata dal focus ossessivo del mercato sui crediti deteriorati e sfociata nel salvataggio orchestrato sulle due popolari venete e la nazionalizzazione di MPS. Una successione di eventi negativi che ha spinto molti investitori a vendere e aspettare tempi migliori.

La cosa più importante è impostare un portafoglio coerente con gli obiettivi e la tolleranza al rischio e rimanere investiti nel lungo periodo senza badare troppo alle oscillazioni di breve.

1 “Fooled by Randomness” – Random House 2004; la parte citata si trova al cap.3, pagg. 64-69

2 https://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_normale; la distribuzione normale è un’approssimazione del
comportamento delle attività finanziarie.

3 http://www.businessinsider.com/typical-investor-returns-20-years-2014-8?IR=T

4 You suck = fai schifo, fai pena (wordreference.com).

5 http://www.businessinsider.com/forgetful-investors-performed-best-2014-9?IR=T

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