I GUAI DELL’EMOTIVITÀ E DEL “SENTIMENT” ECCESSIVO

A metà ottobre il Financial Times ha riportato una ricerca di JP Morgan secondo la quale la performance stimata dei portafogli degli investitori al dettaglio statunitensi da inizio anno era del -44%. Una perdita superiore a quella media registrata dalle borse mondiali che all’epoca dell’articolo si aggirava tra il -20% ed il -30%.

La spiegazione di questa terribile performance può essere ricercata nella psicologia degli investitori: investono a piene mani quando i mercati salgono, magari comprando a prezzi elevati i temi più “caldi” del momento, e poi vendono presi dal panico e dallo sconforto quando i mercati scendono..

In realtà dovrebbero fare l’esatto contrario!

Questo fenomeno è sempre successo e sempre accadrà, perché è insito nel funzionamento del nostro cervello ed è oggetto di studio da parte della finanza comportamentale. Ne abbiamo già discusso in passato in altri articoli qui e qui postati sul nostro sito, articoli che possiamo considerare come sempre validi visto che trattano argomenti che riaffiorano di continuo.

Nell’articolo intitolato Market Timing è stata citata la società statunitense DALBAR, che tra le sue varie attività calcola anche i risultati medi degli investitori al dettaglio e li paragona ai rendimenti degli indici azionari quantificando con precisione il “costo” dell’emotività e del tentativo da parte loro di anticipare i movimenti dei mercati (appunto il cosiddetto “market timing”).

Ho poi trovato questo bel grafico che racchiude molta saggezza: cosa muove i mercati finanziari?

Nel breve periodo è più importante il “sentiment” ma alla lunga prevalgono gli utili generati dalle attività in cui si investe.

Cosa succede se l’attività in cui investo non è adeguatamente sostenuta da un flusso futuro di utili?
Cosa succede se la valutazione incorpora troppo ottimismo?
Succede quello che è successo a FAZE, la società oggetto del penultimo articolo.
Oggi quota 2,20 $ ed ha perso circa il 90% del suo valore in pochi mesi.
Nei 20 $ del prezzo di FAZE ad agosto c’era molto “sentiment”, ma pochi utili futuri e la resa dei conti è arrivata molto in fretta.

ATTENZIONE
questo articolo NON è una sollecitazione ad investire in azioni FAZE.

(vedere anche le RACCOMANDAZIONI GENERALI qui sotto)

RACCOMANDAZIONI GENERALI
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